venerdì 25 febbraio 2011

Altro che Vietkong.....

Sempre Montebelluna. Sempre li. State sicuri che, se sei in treno e deve succedere qualcosa arrivi li e succede. Ed in un anno, quello che sto per raccontarvi succede 3 o 4 volte.
É giunto il momento di parlarvi de LA COMITIVA DELLA SCUOLA ELEMENTARE.
La cosa che mi incuriosisce è che, a quanto pare, sembra ci siano molte scuole a MBL, perchè salgono tutte li le scolaresche.
O forse, si tratta sempicemente di bambini poco educati, viste le professoresse che li seguono...
Ma sono solo congetture. Di fatti concreti posso assicurarvi che:

-gruppi di 50/60 bambini per vagone: sembra che, al momento in cui il treno si ferma per farli salire, dall'alto dell'altoparlante la voce annunci "è in arrivo sul binario uno il treno 5722 da Belluno e diretto a Venezia; Bambini! se avete cuffie toglietele e preparatevi numerosi a fare più chiasso possibile! chi ne fa di più vince un cono gelato da 6 chili arrivato a Venezia!"

Mano a mano che il treno si avvicina e rallenta sempre di più alla banchina il terrore si dipinge sulle faccie dei presenti. chi dorme (chi non dorme?) abozza una espressione sofferente di chi ha mangiato pizza con le acciughe e l'ha pagata per tutta la notte.
Il treno si ferma. i soffio dello stantuffo che apre le porte sfiata. Il rumore che fino a quel momento era già fastidioso si fa fragorosamente insopportabile.

Poi, d'improvviso, la speranza.
Il plotone di piccoli vietkong si travasa nell'altro scompartimento. Rido compiaciuto pensando agli altri che si sciropperanno le urla, le schizzate di vomito, tutti i "maestra, ma fra quanto arriviamo?" o i dubbi esistenziali del tipo "ma Venezia è sull'acqua?" che ti fanno capire che non vorrai mai un figlio così, e che se ne hai uno è giunto il momento che le cose cambino.

Rido sotto i baffi, consapevole dello scampato pericolo, e nell'apice del mio compiacimento, la mia fortun diventa un buco nero di paura alle parole della maestra che dicendo "Bambiniiiii! non andate tutti di la! Entrate anche qui, che ci sono posti!" mi fa capire che oggi, ISTDC ce l'ha fatta, ha vinto su di me.
Del resto non può andarmi sempre bene dai...

mercoledì 26 gennaio 2011

un treno chiamato amore

Si, lo so di avervi deluso, lo so di essere stato via forse per troppo, troppo, troppo tempo.
Ma abbiate pazienza dai....di mezzo c'erano le feste....non ho preso il treno per un tot di giorni;
E comunque, con quello che ho da raccontarvi, saprete perdonarmi...

Perchè oggi, a tradimento, ISTDC, a distanza di settimane si è rifatto vivo.
Le vittime designate da lui scelte per il suo teatrale rientro in scena, questa volta, due povere, represse, asessuate, infibulate, ma soprattutto ed in una parola, PROFESSORESSE.
Sento i vostri denti stridere. Quasi come le mie unghie sul finestrino in parte a me sta mattina.

A dire la verità sono sempre stato rasseggnato al fatto che questa mattina sarebbe dovuta arrivare prima o poi.
Erano anni che le vedevo aggirarsi per quei vagoni, portandosi appresso la loro retorica sul rispetto e poi cianciando delle loro inutili esistenze. ho sempre provato un'ilare senso di miseria a sentirle dare importanza alle due o tre cose effimere che riempiono la loro vita.
Il cane che fa loro le feste quando tornano a casa, la mancanza dell'apostrofo che le fa tanto sghignazzare a denti stretti come il povero coglione cha hanno svegliato 'sta mattina che si immaginava cosa avrebbe potuto scrivere su di loro nel suo blog a loro proposito....

Ed assieme a questa compassione, negli anni, ho provato un crescente odio.
io spero che mio figlio non abbia mai un professore così, perchè se l'istituzione della scuola si manifesta tramite l'operato di gente così, beh, ora so che il giorno che andrò a parlare con i professori di mio figlio sarò uno di quei genitori che picchia il professore, categoria di persone che fino a sta mattina non avevo capito, ma che ora, a fronte di gente così, supporto pienamente.

Scusate la digressione.
Dentro allo scompartimento eravamo ampiamente sotto lo zero, sta mattina.
Come ogni mattina in cui si rischia l'assideramento, la mia giacca mi ricopriva per scaldarmi in un sonno letargico. Sentivo alcuni amici ridere in maniera ignorante in parte a me, ma con le cuffie non ci davo bada.... i propagandhi mi traghettavano con una splendida "anchorless" nel mio riposo.

Fino a Montebelluna.
Sempre li cazzo.
Sempre li.

Ora. io non ho nulla contro Montebelluna. Ho degli amici a cui oltrettutto tengo, ma non so spiegarmi perchè in quella zona alle volte possa concentrarsi tanta genialità che, impersonandosi in questi individui, deve sempre, sempre, sempre rompere i coglioni all'umanità....io non capisco.....
Anche perchè non si tratta di un mio punto di vista; come vi dicevo queste prendono il treno da anni, ed è da anni che hanno sempre sempre sempre da ridire su TUTTO e TUTTI....

Comunque il mio errore di oggi è stato di far sbordare la mia giacca nell'altro sedile di circa 10 centimetri. E come poteva passare inosservato alle due paladine della precisione dietro al quale ISTDC ordiva i suoi oscuri piani contro di me?

Con le cuffie ancora nelle orecchie,immerso nel mio crio-sonno all'improvviso sento una voce lontana, quasi impercettibile. Nel contempo sento qualcuno che cerca di spostare la mia gamba puntandoci la sua. Percepisco fin da subito maleducazione nell'aria. Maleducazione tutta femminile. Di quella che ti parla con la voce da criceto che ti squittisce addosso cose inutili, con il fare di una che ha bisogno di sfogarsi, e il destino ha scelto te, come suo sfogo quel giorno. Poveretta, quanto mi discpiace per lei.
Comunque sulle prime non capisco. percepisco fastidio ma non capisco. Ed essendo la sua fama a precederla, mi tolgo le cuffie e senza colpo ferire rispondo un maleducatissimo:
Cesc1-"EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH?"
La vedo:
-Quarantina portata malissimo, tipo le donne che lavorano alle poste o gli uomini graduati nell'esercito che a 40 anni ne dimostrano 60.
- Viso segnato, quadrato e stanco.
- Occhi piccoli che ti scrutano attraverso gli occhiali: L'arma delle prof. Per chi studia almeno. Chi ha trent'anni e pesa un quintale e passa di fronte ad uno sguardo così si fa un bidet.

Professoressa1-"Non vedi che stai occupando tutti e due i posti?"
"Calmati Francesco...." Pensavo fra me e me. Ma era inutile....
C1-"SCUSA, MA BASTEREBBE CHIEDERE DI SPOSTARMI SAI!!!"
P1-"E INFATTI, TE LO STO CHIEDENDO!"
C1-"SI, MA CON UN PO' DI MANIERA CAZZO!"
La stronza striminzita si siede in parte a me.

I miei amici li vicino se la ridevano grassamente. Uno di loro mi batte ironicamente una pacca sulla spalla e mi fa:
Ch-"Francesco, ti sei svegliato?"
C1-"NO PORCA PUTTANA! MI HANNO SVEGLIATO!"

In quel mentre entra in scena la seconda professoressa: la prima siedeva alla mia destra e la seconda stava in piedi alla mia sinistra.
Cominciano a parlare del più e del meno. (sono stato zitto tutto il tempo ma vi scrivo cosa avrei voluto risponder loro nelle battute fra parentesi)
P1-"Come sta Amore?"
Altra Digressione. Amore e il cane della seconda. Non nel senso che è il suo amore. Amore è il nome del cane. Anche in questo caso eviterei commenti superflui. traete da soli le conclusioni. ogni parola in più equivale a bastonare uno che caga (scusate se la riscrivo per la seconda volta questa battuta...ma rende l'idea, no?)
P2- Oddio, sapessi che gioia! Sapessi, tornare a casa la sera e sentire che abbaia piagnucolando dall'altra parte della porta
(C1- eggraziealcazzo, brutta stronza, non credo che sia un pianto di gioia...)
P1- Sai il prossimo cane che avrò vorrei fosse così...
(C1- e che magari sia intonato con quei cazzo di capelli biondo/grigio topo che hai no?)
P2- Ma sai in realtà te lo sconsiglierei, è molto vivace, cioè, pensa l'altra sera sono andata al parco e ho provato a contare le volte che gli ho tirato la pallina...Mi sono fermata a 480 volte
(C1- emh...hai mai pensato che forse dovresti portare il cane da un esorcista, o che forse lo stressi un po troppo?)

A Treviso per fortuna P1 è scesa, ed anche alcuni degli amici che avevo in parte.
Mi sono alzato ed ho voluto sedermi con qualcun'altro....per non avere l'altra sulla coscienza assieme al suo cane, che da solo sarebbe morto di fame, o forse saltando giù dal balcone.

Spero di non rivederle mai più. ma so che non è così....

giovedì 16 dicembre 2010

Grenoble rhapsody

Ok, dichiaro chiuse le prove generali sui ricordi. Ora si fa sul serio....

Ascoltando il consiglio di qualcuno che qualche giorno fa che oltre a quotare l'idea di questo blog mi chiedeva di parlare dei momenti in cui ISTDC lascia la porta aperta sullo scompartimento quando entra, colgo l'accaduto di questa mattina per trattare i sopracitato caso. Ringrazio comunque le oltre 100 persone che hanno sostenuto con consigli ed apprezzamenti il mio nuovo blog in questi due giorni.
Ora so di poter instaurare la mia dittatura in un paio d'ore rovesciando l'attuale governo ed essere seguito da una manica di manigoldi imbecilli come voi. Grazie. Vi amo forte e duro;) (questa cmq è decisamente un'altra storia...)

Entrano dunque in scena due signorotte anziane. Percepisco il tratto smaccatamente inglese/aristocratico nelle loro maniere e in una frazione di secondo, e senza nemmeno che entrassero nel mio campo visivo capisco che:

A- Abbondantemente sopra la 60ina. Risata chiassosa ed acuta da nobildonna abbondantemente pre-rivoluzione industriale di ceto ricco-borghese. la sua amica parlava moooooooooooolto lentamente.
Segno di riflessività, cultura(?), rincoglionimento. Per la prima volta ho capito che non serve starnazzare come un oca per risultare fastidiosa ad uno che dorme in treno in parte a te.

B- Benchè la schiavitù sia stata abolita da tempo immemore, A casa una (se non tutte e due) deve avere un filippino che le chiude le porte , e probabilmente anche uno che, aprendole la strada, cosparge petali di rose il suo arrivo (ma su questo non sono completamente sicuro....)
Ora, c'è solo una cosa che mi da più fastidio di una persona che in pieno inverno lascia la porta aperta in treno, procurandomi raffreddore, ipotermia, flebiti.
Ma ve ne parlerò in un'altra postata, perchè merita molta più attenzione.

Cmq una delle due ha viaggiato più dell'altra. lo si evince dal fatto che fino a quando sono sceso parlava.parlava.parlava.
Io chiudo gli occhi. cerco di ignorare, Ma non ce la faccio. Il lento incedere delle sue memorie passa attraverso la sua bocca venendo punteggiate da commenti dell'altra che lasciano perfettamente il tempo che trovano. Non fosse per il tono un po' più fastidioso dell'ascoltatrice potrebbe anche non esserci.

V1- "di questa stagione l'anno scorso visitavo i castelli della Loira, ma se vuoi capire le tue orgini devi andare a Grenoble, una colazione al Palace e non c'è giornata migliore. .."
V2- " Oh che belli i castelli della Loira! Pensa che con il mio Adelmo abbiamo vissuto un esperienza Divertentissima! Abbiamo visto tre barboni giovani!"
V1- "oh cara! (con tono visibilmente stizzito) vorrai dire tre clochard!?"
V2- (colpo di tosse) "oh si scusami! tre clochard!"....

Beh, che dire.....un'ora e più di una discussione così intensa non è da tutti i giorni. ISTDC ne ha sempre una pronta per me, e direi di averne viste abbastanza. Tutta via questi momenti ti lasciano il vuoto dentro, assieme a domande epocali del tipo...è così divertente vedere tre clochard? ma soprattutto, chi è Adelmo? il cane da borsetta? il marito soprammobile? Da quanto tempo non vedevo una permanente prima di ieri? e il colbacco di pelliccia che la signora aveva trafugato dalla reggia di Grenoble?
Aiutatemi.vi prego!

martedì 14 dicembre 2010

Ricordi (parte2) "E la tesi, come va?"

Visto che chi mi conosce mi da il "go" per continuare (fatta eccezione per gli errori che ahimè, semino copiosi (e dei quali mi scuso)) Voglio rituffarmi con voi nel meraviglioso mondo dei ricordi con una figura allucinante che, perdonatemi la mania di persecuzione, ISTDC ha usato contro di me per svariati mesi, lasciandomi incapace ed inerme per qualche tempo di reagire di fronte a tanta baldanzosa idiozia.

Vi parlerò del BIBLIOTECARIO.
E' un ragazzo appena al di sotto della trentina. Ha una sola peculiarità: è perfetto. capelli a spazzola perfetti come il green di un campo da golf, pizzetto simmetrico, allineato e coperto; corpo perfetto e sorriso impeccabile.
Non lo inculi mai il Bibliotecario. è lui che incula te; anzi. Ti incula la ragazza. io per primo non ne ho mai parlato a mia moglie per paura che spinta dalla curiosità di vederlo poi se ne sarebbe andata da me. E lui la sa sempre, ho detto SEMPRE più lunga di te. Trova le cose a metà del TUO prezzo e ti compatisce allegramente perchè ti hanno fregato. Si finge tuo amico il bibliotecario, specie se sei sulla 20ina inoltrata, hai un bel culo e tutto quello che corrisponde al profilo medio dell'universitaria che ha bisogno di un luogo tranquillo per studiare.
E ce l'ha lui il posto tranquillo; (sennò che cazzo ci sta a fare il biblotecario?) e il posto tranquillo non è la biblioteca Marciana a Venezia, ma è la SUA Marciana. Perchè è sua.

Come so tutte queste cose? semplice. Il bibliotecario si siedeva con le sue vittime di fronte a me: e come potete immaginare, era ISTDC ad ordinarglielo.
Per mesi a Montebelluna saliva ridendo splendidamente, ammiccando con stile impareggiabile e occupando i posti di fronte al mio che, come ogni mattina, tentavo di dormire.
B -"e la tesi, come va?"
U-"beh sai...la sto ultimando..."
B-" ma dai! Brava! passa alla Marciana quando puoi, che ti do una mano con le fonti"
U-"oh grazie, Non so come farei senza di te"
B-"e il morosetto? come sta?"
U-"beh, bene....sai, mi ha regalato l'anello da 500 euro"
B- "che razza di pezzente, Trovati uno che ci tenga davvero a te, altro che quel pidocchio..."

Ecco vedete. Era qui che più di una volta mi sarei dovuto alzare e fracassargli la testa con una ginocchiata. Era qui che, giorno dopo giorno, mi immaginavo sti disgraziati sui quali lui cianciava e ironizzava, era un quei giorni che dietro alla sua faccia compiaciuta si alzava unanime il coro disperato che sembrava volermi dire "FALLO! PENSACI TU CHE PUOI FARLO!"

B-"sai, ho un fornitore che passa alla MIA Marciana e me la porta a metà prezzo la patacca che il morosetto ti ha regalato...pensaci piccina...io sono li se hai bisogno"

Quanto mi faceva incazzare. Ad occhi chiusi speravo solo che uno dei morosetti lo sentisse una volta ogni tanto, che lo seguisse fin sotto casa e che una volta parcheggiata l'auto la vendetta avesse finalmente atto.
Perchè questo, caro il mio bibliotecario, succede quando tenti di fottere chi non conosci!

Ricordi (parte1) "Stiamo ancora dormendooo?"

Sarà stato tre o quattro mesi fa.
Scusatemi, comincio a postare a ritroso perchè il poveretto che si è seduto davanti a me sta mattina mi faceva pena, e scrivere di lui la prima volta sarebbe come bastonare uno che sta cagando....

Per cui, come dicevo, Sarà stato tre o quattro mesi fa....

Dormo come ogni mattina. Il treno mi culla come un infante. la temperatura era perfetta. Forse riuscivo pure a sognare.
Tutto perfetto insomma. almeno fino a Feltre, dove sale una coppia di sposi. sulla 45ina lui, lei non mi ricordo.
L'unica cosa che mi ricordo è una voce. l'eco di una voce. cantilenante,acuta ed entusiasta della vita. Da Italiano in gita, che entrata, a vagone vuoto, si gira verso di me e mi fa "Buon giorno! Stiamo ancora dormendo? Nottata dura eh?"

Ma porca puttana. ma vi rendete conto... mai visto in vita mia.....nottata dura...... se ci ripenso ora a parte il sangue da naso che mi fa venire in mente sta scena non so come non ho fatto a impacchettarli e usarli come imbottitura dei sedili entrambi....

Io ero messo male. Bocca impastata, occhi saldati, spettinato quanto basta ho aperto l'occhio a pixel e alla domanda ho risposto con un cavernoso: "SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiiiiiii....!"
L'ho guardato dritto negli occhi. Una faccia a 37 pollici, immensa, e divorata dalla cuperose, oltre dal disappunto e dal terrore che la mia inaspettata reazione doveva a vergli causato. occhi piccoli, paura grande.
io ero talmente stupefatto e incazzato che, forse, se lui avesse risposto, gli avrei ringhiato addosso non so cos'altro.

Ma invece per fortuna, da fuori campo la voce di sua moglie: "psst...è meglio se lo lasci stare..."
richiudendo gli occhi l'ho sentito sussurrare appena percettibilmente "scuuusa".
Ma non ne sono completmente sicuro. 1 a 0 per me!

venerdì 10 dicembre 2010

vi presento il signortestadicazzo

Si, lo so. dopo il potere della rete aprire un'altro blog non è esattamente la cosa giusta da fare. Ma abbiate pazienza. questa è un'idea che avevo già iniziato anni fa, su myspace, e poi......è arrivato facebook, e ho lasciato perdere myspace, e ripromettendomi di aprire bottega da qualche altra parte sono volati gli anni.

Ma la storia continua, le facce cambiano, si alternano, vanno e vengono sui vagoni di quella carovana che incornicia di giorno in giorno l'avvicendarsi di storie incredibili e tragedie innominabili.

Io sto invecchiando dentro a quel vagone, e dopo anni sono sempre più convinto che fra chi va e chi viene c'è una presenza incombente che aspetta i momenti più inopportuni, fastidiosi ed inadatti dei miei viaggi per rovinarmi la vita.
Mi rendo conto che a chi non mi conosce questi potranno sembrare discorsi di un povero mentecatto paranoico. Ma se ci fosse la possibilità di verificare quello che dico ci sarebbero innumerevoli prove. e chi mi conosce lo sa.

La scena di tutti i giorni è sempre quella. ed avviene con sistematica, incredibile e tragicomica ripetitività.

Quando i siedo in un sedile ISTDC (lo chiamerò così da oggi per semplicità di calcolo) poche fermate dopo entra in scena e, in una tragica hit parade, intacca il mio dormiente equilibro in una delle seguenti maniere:


A-Entrando, lascia la porta aperta. Un classico. D'inverno poi, quando succede, non ci sarebbero insulti abbastanza offensivi per ringraziarlo, il maledetto.
Io, preso dalla disperazione, apro un occhio iniettato di sangue e ringhio:"LaPRTTTACZZZO!". -se è un universitario si caga addosso e torna indietro.
-se è un vecchio non capisce. Segue trafila di saracche in latino dette al contrario.

B- Si siede sul posto davanti al mio. Questa è la peggiore punizione che mi possa capitare quando al mattino, sfatto dalle nottate passate davanti al computer o alla ps3 mi possa capitare, ed ISTDC lo sa. OOOOOOOOOOOOOOh se lo sa! e non ha mai la stessa faccia. è difficle idividuarlo, anche se, mi si permetta senza ombra di immodestia, sono diventato bravo a beccarlo.

C-Comincia a parlare con qualcuno che è arrivato con lui, o ancora peggio, con me che sto dormendo.Nel secondo caso. il mio occhio (solo uno, per simulare lo sguardo bieco di un maniaco sessuale) si apre ad altezza 1 pixel, pregando dio di riuscire a prendere sonno subito dopo lo sguardo della gorgone che tenta di pietrificare il neoarrivato.

Quelle appena elencate sono solo le tecniche di assalto standard de ISTDC.
In realtà le sue capacità metamorfiche gli consentono di presentarsi a me come una suora che non riesce a caricare la valigia sul porta bagagli, o il cinese con la cartina di piazza San Marco (dentro al treno, A Montebelluna).

Fatto sta che in questo periodo ne sto passando veramente troppe per non raccontarle. e per cui, l'altro giorno, dopo che per l'ennesima volta si è entrati in discorso in treno, ho capito che era giunto il momento che iniziassi l'opera omnia su di lui, il mio acerrimo nemico, raccontando per filo e per segno a cosa sono costretto per andare a lavorare e le sventure a cui vengo quotidianamente sottoposto nelle mie tragedie pendolari. A noi due signor testa di cazzo, finalmente il mondo saprà chi sei!